Le Great Resignation hanno sconvolto il mondo del lavoro, spingendo milioni di persone a rivalutare le proprie priorità professionali. Ma questo fenomeno è destinato a durare nel tempo? E cosa possiamo imparare da esso?

Le dimissioni di massa non sono state un capriccio. Dietro questo fenomeno si celano profonde insoddisfazioni legate alla qualità della vita lavorativa: burnout, mancanza di riconoscimento, squilibrio tra vita privata e professionale, e un crescente desiderio di trovare un lavoro che abbia un senso.

La motivazione intrinseca: la chiave di volta

Se le Great Resignation ci hanno insegnato qualcosa, è che la motivazione intrinseca è fondamentale per mantenere i dipendenti felici e produttivi. A differenza della motivazione estrinseca, basata su incentivi esterni come lo stipendio o le promozioni, la motivazione intrinseca nasce dal piacere di svolgere un compito, dal senso di realizzazione e dalla possibilità di contribuire a qualcosa di più grande di sé.

Le aziende sono pronte a cambiare?

Per far fronte a questa nuova realtà, le aziende devono ripensare completamente il modo in cui gestiscono le risorse umane. È necessario creare ambienti di lavoro più umani, flessibili e stimolanti, dove i dipendenti si sentano valorizzati e possano esprimere il proprio potenziale.

Cosa possono fare le aziende?

Le Great Resignation sono solo l'inizio

Il fenomeno delle Great Resignation è un campanello d'allarme per tutte le aziende. Chi non saprà cogliere questa sfida rischia di perdere i migliori talenti e di rimanere indietro rispetto alla concorrenza.